COMUNE DI NAPOLI
Comunicato stampa del 06.04.2006
PIANO DEL COLORE E DELLA MANUTENZIONE DELLA CITTÀ
Settembre 2005
Il Servizio Edilizia Privata del Comune di Napoli, nelle persone dell’Arch. Annamaria D’Aniello quale Dirigente e responsabile del procedimento e dell’Arch. Fabio Vittoria quale Coordinatore del gruppo di progettazione, sta elaborando uno strumento urbanistico che potrà indirizzare le scelte tecniche e operative dei progettisti che si occuperanno della manutenzione delle facciate. Il piano del colore e della manutenzione della città, infatti, stabilirà alcune regole fondamentali e fornirà le linee guida per gli interventi, divenendo un riferimento per tutti gli operatori del settore che opereranno nella nostra città, non solo nel centro antico, ma anche nei numerosi ex-borghi che lo costellano e nelle zone di espansione post bellica che rientrano nell’attuale centro storico.
Il lavoro ferve alacremente, da molti mesi, presso gli uffici comunali e si avvale della consulenza del CITTAM (Centro Interdipartimentale di ricerca sulle Tecniche Tradizionali in Area Mediterranea) dell’Università degli studi di Napoli Federico II, diretto dalla professoressa Marina Fumo, responsabile scientifico dell’approfondita ricerca che sostiene le scelte tecniche dell’Amministrazione.
Secondo il dettato della Legge Regionale n.26 del 2003 e in osservanza agli indirizzi del relativo regolamento di attuazione, gli elaborati che definiscono un “piano colore” nella regione Campania sono prefissati ed i Comuni che siano dotati di tale strumento urbanistico possono richiedere significativi contributi all’ente regionale per la manutenzione delle facciate degli edifici sia di proprietà pubblica che privata. Quest’ultimo aspetto è apparso di notevole importanza all’amministrazione comunale di Napoli che ha deciso, nel dicembre 2004, di affidare l’incarico di consulenza a una struttura di ricerca dell’università degli studi di Napoli Federico II e di approvare in bozza un manuale per le tecniche ed i materiali da utilizzare negli interventi, mirando all’adozione dello strumento definitivo entro la fine del 2006.
L’attività di ricerca condotta dal CITTAM è di carattere interdisciplinare e vede coinvolti docenti e ricercatori delle facoltà di Ingegneria, di Architettura e di Scienze MM.FF.NN. Il gruppo di ricerca è rappresentato da sette professori che, per ciascuna area disciplinare, coordinano delle unità di ricerca.
In particolare, Alfredo Buccaro affronta le tematiche relative all’evoluzione della città e dei suoi caratteri architettonici attraverso il recupero e l’analisi dei documenti d’archivio, dell’iconografia e dei regolamenti edilizi, Lia Maria Papa coordina l’attività di rilievo e rappresentazione delle cortine urbane significative scelte a campione, Vincenzo Morra coordina l’unità di ricerca sui Geomateriali (Maurizio de Gennaro, Domenico Calcaterra, Piergiulio Cappelletti, Alessio Langella, Vincenzo Monetti) che si occupa della caratterizzazione (indagini mineralogico-petrografiche e colorimetriche) delle rocce del substrato, dei campioni di intonaci, dei rivestimenti e delle pitture mediante indagini stratigrafiche in situ ed in laboratorio mentre Ottavio Marino, presso il laboratorio di Ingegneria dei materiali, sovrintende alle indagini sulla composizione delle malte. A queste attività di tipo “conoscitivo” e documentale si affiancano le due unità coordinate da Mario Losasso e da Francesco Polverino che stanno elaborando, rispettivamente, un catalogo di soluzioni tecniche riferite a ciascun elemento che compone la facciata, indicando prodotti e tecniche di intervento appropriati anche in relazione al degrado, e il capitolato speciale d’appalto che sarà alla base degli interventi consentiti dalla redigenda normativa del piano del colore. A Ferruccio Ferrigni è affidato il compito, in qualità di urbanista, di verificare la congruenza e il rapporto del nuovo strumento con le norme già vigenti sul territorio comunale.
Da evidenziare che gran parte di questi professori ha costituito, alcuni anni fa, un gruppo di consulenza sullo stesso argomento per la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Napoli.
Prodotti finali del piano colore del Comune di Napoli saranno: un regesto delle fonti documentarie, con un repertorio completo dell’iconografia e una catalogazione delle ricorrenze storico-architettoniche, la rappresentazione di alcune cortine ricadenti in una dozzina di ambiti urbani selezionati come significativi, la guida illustrativa delle linee d’intervento, il manuale per le tecniche da utilizzare negli interventi di riqualificazione delle facciate, una tabella dei colori consentiti, il capitolato speciale d’appalto tipo nonché una scheda tecnica di monitoraggio degli interventi che fornirà una base di catalogazione di tutti i futuri interventi sulle facciate urbane.
Per rendere accessibili agli operatori del settore (tecnici pubblici e privati, committenti, imprese esecutrici) sia la normativa che tutti i prodotti elaborati dal CITTAM in supporto al Comune, si sta elaborando un ipertesto che conterrà tutte le informazioni raccolte e che potranno essere utili per operare correttamente nel rispetto del piano che sarà adottato, grazie ad una facile consultazione con personal computer.
Per raggiungere gli obiettivi dell’adozione ufficiale dello strumento in tempi brevi e di un’immediata consapevole applicazione da parte dei tecnici edili, l’amministrazione comunale ha ritenuto opportuno avviare già un tavolo tecnico per condividere le scelte dell’ente pubblico nella fase di progettualità e per rendere partecipi all’azione di modifica delle norme vigenti le professionalità e le competenze operanti sul territorio ed implicate nei processi di trasformazione urbana. Notevole importanza riveste la presenza delle rappresentanze delle imprese e degli artigiani in quanto la prospettiva del piano del colore è anche quella di incentivare la qualità degli interventi ed accrescere la specializzazione delle maestranze che operano nel settore. Basti pensare che il piano del colore non si occuperà solo di indirizzare la scelta delle tonalità di tinta per gli edifici e di stabilire norme relative alle modalità di posa in opera delle stesse ovvero ai trattamenti superficiali dei paramenti, ma fornirà indicazioni per tutti gli altri elementi tecnici che incidono sull’aspetto esteriore del singolo edificio e compongono l’ambiente urbano.
Centro Interdipartimentale di ricerca per lo studio delle Tecniche Tradizionali dell’Area Mediterranea – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Direttore: Prof. Arch. Marina Fumo Sede: Palazzo Latilla 2° piano, via Tarsia 31, Napoli